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Girovagando in montagna :)


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La ferrata più bella del mondo

Via delle Bocchette: uno dei tratti più spettacolari a picco sul vuoto (foto Gaby)

Via delle Bocchette nelle Dolomiti di Brenta: uno dei tratti più spettacolari a picco sul vuoto ((© foto Gaby)

L’Alta via delle Bocchette Centrali è un itinerario davvero fantastico e stupefacente che, sfruttando incredibili cenge naturali, attraversa una delle zone più spettacolari e selvagge delle Dolomiti di Brenta tra paurosi strapiombi, arditi campanili, maestose pareti verticali e forcelle sospese nel vuoto. Questo vertiginoso sentiero attrezzato risulta ancora più incredibile se si considera che fu ideato addirittura negli anni Trenta, da Arturo Castelli e Giovanni Strobele, entrambi dirigenti della SAT – Società degli Alpinisti Tridentini. Fu iniziato nel 1937 e completato, con il contributo di Bruno Detassis, Rizieri Costazza, Celeste Donini ed Enrico Giordani, dopo la Seconda Guerra mondiale.

Il percorso si sviluppa in orizzontale sfruttando delle cenge naturali

Il percorso si sviluppa in orizzontale sfruttando delle cenge naturali (© foto Agh)

La particolarità di questa alta via sta nel fatto che, a differenza delle vie ferrate tradizionali che di solito si sviluppano in verticale per facilitare l’accesso a qualche cima, in questo caso si estende sostanzialmente in orizzontale, sfruttando le vertiginose cenge naturali che un tempo erano conosciute e sfruttate solo dai cacciatori di camosci più spericolati.

Via delle Bocchette

Le lunghissime cenge verso il possente pilastro del celeberrimo Campanil Basso (© foto Agh)

Un’altra caratteristica di quest’Alta Via, che raggiunge la quota massima di 2770 metri pur senza raggiungere nessuna cima, è quella di essere alla portata di qualunque buon escursionista. La ferrata infatti non è difficile ma richiede assoluta assenza di vertigini perché le cenge, in gran parte larghe molto meno di un metro, si affacciano su strapiombi spaventosi. Il percorso è ottimamente attrezzato con cordino ma diversi tratti, anche se meno esposti, sono senza alcuna protezione. Indispensabile comunque il set da ferrata e, a seconda della stagione, piccozza e ramponi per affrontare eventuali nevai o ghiaccio.

Il tratto in prossimità della Bocca di Brenta

Il tratto in prossimità della Bocca di Brenta (© foto Agh)

Le Bocchette Centrali sono un percorso attrezzato con pochi eguali nell’arco alpino e oseremmo dire nel mondo, che hanno reso celebri le Dolomiti di Brenta. Un pensiero e un ringraziamento agli ideatori che, con la loro lungimiranza, hanno realizzato una delle attrazioni turistiche più famose del Trentino e che ogni anno, assieme al tratto più impegnativo delle Bocchette Alte, richiama migliaia di appassionati di montagna. Altro che Suoni delle Dolomiti o i ritiri del calcio!

Info
Relazione con foto sul forum GIM Girovagando in Montagna 

Bocchette Centrali – Dolomiti di Brenta (Trentino Occidentale)
Percorso: dalla Bocca di Brenta m 2552 alla Bocca delle Armi m 2729 (o viceversa), circa 3-3,5 ore.
Partenza da Vallesinella 1513 (a sud Campiglio): punti di appoggio: Rif. Brentei 2182, 3 ore – oppure Rif. Alimonta 2580, 4 ore.
Attrezzatura: set da ferrata (imbrago, casco e moschettoni), piccozza e ramponi


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Lo smartphone con gps per le escursioni

oruxmapsColoro che non posseggono un navigatore GPS cartografico per l’escursionismo possono arrangiarsi con lo smartphone dotato di GPS. Esistono infatti delle soluzioni gratuite che possono essere un buon compromesso al costoso navigatore tradizionale.

Trattandosi di un compromesso, dobbiamo affrontare delle limitazioni, che sono sostanzialmente due:

1) scarsa durata batteria: tutti gli smartphone sono energivori e soffrono della scarsa autonomia della batteria (vedi anche Se la batteria dello smartphone dura troppo poco). Utilizzando il GPS questa cala drasticamente, da poche ore fino a un massimo di 4-5. E’ praticamente impossibile quindi utilizzare lo smartphone in modo continuativo durante un’escursione. Se ci si limita invece a fare il punto posizione ogni tanto, quando si hanno dei dubbi sulla direzione da prendere, allora è più sufficiente. 2) mancanza di cartografia escursionistica. La cartografia esistente, soprattutto gratuita, è sostanziamente quella “free” basata sulla cartografia OSM (Open Street Map). Essendo creata da volontari, ha un grado di completezza e quindi di affidabilità molto variabile. A seconda delle zone, può essere da ottima (talvolta superiore alle mappe commerciali) a pessima (mancanza parziale o totale di sentieri, strade forestali e altri dati importanti etc). La tipica cartografia OSM ha una grafica molto rudimentale (vettoriale) e la rappresentazione del territorio (curve di livello con cime, dorsali, impluvi etc) è pressoché inesistente. Di recente è disponibile gratuitamente la cartografia del Trentino «Trekkart»: la app è piuttosto rudimentale ma a caval donato… in compenso le mappe sono ottime e molto dettagliate.

osm

La tipica cartografia OSM, piuttosto rudimentale

Una alternativa molto valida ma non alla portata di tutti è creare la cartografia da sé: ovvero scansionando le normali mappe di carta e, dopo opportuna “calibrazione” (da fare con appositi software), importandole sullo smartphone (vedi il tutorial sulla calibrazione delle mappe). Una via intermedia più semplice è utilizzare la cartografia free UMAPS, anch’essa basata su OSM, ma con una rappresentazione anche grafica del territorio. Si può scaricare tramite il software Mobile Altlas Creator, che crea le mappe delle zone che ci interessano: il file così ottenuto, pronto per l’uso, va trasferito sullo smarphone.

4umaps

Cartografia 4Umaps: i dati sono quelli OSM ma il territorio è meglio rappresentato con ombreggiature e curve di livello

Oruxmaps, l’app che trasforma lo smartph0ne in GPS
Esistono molti software per gestire la cartografia su smartphone. Dopo varie prove, la nostra scelta è caduta su Oruxmaps (per Android), in versione gratuita. Pur essendo piuttosto macchinoso e con una interfaccia confusa, è considerato comunque tra le migliori app disponibili per Android. Una volta fatta l’abitudine ai comandi principali, non si incontrano difficoltà. Le mappe vanno caricate nella sottocartella “mapfiles”. Oruxmpas permette tra l’altro di creare direttamente le mappe scaricandole dalla rete, 4umaps incluse.

Sulle nostre montagne, ricchissime di riferimenti, l’uso del GPS è certamente utile ma non indispensabile, tranne pochi casi circoscritti quando c’è poca o nulla visibilità: boschi fitti senza riferimenti visivi, pietraie o nevai in quota, ghiacciai.

Per un escursionista serio lo strumento principe per orientarsi resta la vecchia mappa topografica di carta, da usare in abbinamento con l’altimetro;  in seconda battuta c’è la bussola. Con questa strumentazione di base si affronta tranquillamente il 90% delle situazioni. Avere con sé un cellulare dotato di GPS con cartografia scaricata dalla rete e quindi disponibile anche senza campo, è comunque una sicurezza in più che non guasta.

Segnaliamo infine alcune utili risorse su cartografia e orientamento:

Utilizzo e strumentazione GPS
Escursione e traccia GPS, coordinate e posizione geografica
Guida sintetica alla navigazione GPS
Calibrazione delle mappe con software cartografico per gps

Tools – utility
Usare Google Earth per l’escursionismo
Generatore automatico dei nomi delle cime

Sentieri SAT (Trentino)
Tutti i sentieri SAT on line
Sentieri SAT scaricabili per Google Earth

Update: Mytrails, l’app definitiva (forse) per usare cartografia gratuita con lo smartphone